Oltre la CSR: BCorp e Società Benefit

società benefit

Impegno e senso di responsabilità sono i driver di Organizzazioni e Ceo

 

Se mi segui da un pò di tempo saprai che sono una convinta sostenitrice del valore “Umano” delle organizzazioni, della loro volontà di sentirsi in qualche modo responsabili nei confronti della società e del territorio che li circonda oltre che della capacità di avere una visione per perseguire la crescita grazie al contributo fondamentale delle persone. Persone viste in quanto tali, esseri umani che possono avere un’evoluzione dentro l’azienda e diventare dipendenti appassionati.

Partiamo dal principio, CSR sta per Corporate Social Responsibility ed è un argomento di cui ho trattato a più riprese. Puoi leggere il mio articolo “CSR: perché le aziende devono diventare sostenibili per sviluppare il loro business” in cui spiego nel dettaglio la necessità delle organizzazioni di farsi carico e intervenire in problemi a carattere sociale, ambientale e territoriale. È indubbio che un’azienda che cresce e prospera in armonia con le persone e il territorio che la circonda, è un’azienda che oggi arriva ad ottenere il rispetto dei mercati, delle amministrazioni, dei fornitori, delle banche, dei clienti e di tutte le figure che intorno ad essa gravitano. Per questo motivo è un’azienda che dimostra di avere una visione non solo di profitto a discapito di tutto il resto ma di benessere da perseguire in modo trasversale dentro e fuori le mura degli stabilimenti, pertanto con la capacità di durare nel tempo. Siamo d’accordo sul fatto che un’azienda che si insedia in un territorio, ne modifica la conformazione e influisce sulla sua intera economia, pertanto ne diventa in qualche modo responsabile. Dalla CSR poi si è iniziato a parlare di Brand e Ceo Activism; nella consapevolezza che in ogni caso il mantra per cui bisogna cercare di piacere a tutti non è più valido, che è necessario saper prendere posizione nei confronti dei grandi fatti mondiali e soprattutto che alcune voci possono farsi sentire più di altre, le aziende e gli amministratori delegati sono diventati “attori” non solo nelle scelte strategiche aziendali ma anche nella volontà di smuovere le coscienze, di attirare l’attenzione e di influenzare le scelte politiche.

Brand e Ceo diventano quindi protagonisti sociali in grado di influenzare l’opinione pubblica e di dialogare con i governi. Ancora una volta hanno un ruolo che va oltre le mura dell’azienda e si assumono la responsabilità di manifestare le loro idee e i loro pensieri; decidono insomma di prendere posizione e di essere anche, a volte, voce fuori dal coro.

Non è marketing, non sono iniziative isolate, qui parliamo di valori che fanno parte del DNA delle persone e delle organizzazioni.

Fare business perseguendo la ricerca di un mondo migliore in cui vivere, di uno stile di vita sano e di un generale equilibrio sono argomenti che sono entrati a pieno titolo all’interno delle aziende da alcuni anni. Non sempre di facile applicazione, ma spesso le intenzioni ci sono ed è da quelle che bisogna partire.

Nel 2019 lo hanno confermato anche 180 Ceo negli Usa firmando il manifesto per un nuovo capitalismo: "La Business Roundtable ha raccomandato alle aziende di cambiare il modo in cui operano e di concentrarsi sui propri dipendenti, sui luoghi in cui conducono gli affari e sui loro fornitori per garantire che tutti siano trattati in modo equo. Questo verrà prima delle esigenze e dei desideri degli azionisti, promuovendo la diversità e l’inclusione, la dignità e il rispetto e trattando in modo equo ed etico con i nostri fornitori. Siamo impegnati a servire come buoni partner per le altre società, grandi e piccole, che ci aiutano a soddisfare i nostri obiettivi e a supportare le comunità in cui lavoriamo. Rispettiamo le persone nelle nostre comunità e proteggiamo l’ambiente adottando pratiche sostenibili in tutte le nostre attività."

Questi sono solo alcuni dei punti sottoscritti perché oggi non è più possibile fare business etico e valoriale perseguendo semplicemente il business.

Bcorps e Società Benefit

Oltre la CSR ci sono delle nuove certificazioni che autenticano l’impegno delle aziende verso tematiche a carattere sociale e ambientale ma anche di generale benessere delle persone che intorno ad esse gravitano.

Le Bcorps sono aziende che soddisfano i più elevati standard di prestazioni sociali e ambientali verificate, la trasparenza pubblica e la responsabilità legale per bilanciare profitto e scopo. Le BCorps ridefiniscono il concetto di successo negli affari e costruiscono un'economia più inclusiva e sostenibile.

L’idea di base è che i problemi della società non possono essere risolti solo dal governo e dalle organizzazioni non profit, serve anche l’impegno dei privati. La comunità BCorp lavora per ridurre la disuguaglianza, i livelli di povertà più bassi, costruire un ambiente più sano, comunità più forti e la creazione di posti di lavoro di più alta qualità con dignità e scopo.

Avere un impatto positivo per i propri dipendenti, le comunità e l'ambiente sono gli obiettivi delle società Bcorps.

I BCorps formano una comunità di leader e guidano un movimento globale di persone che usano il business come forza positiva. La certificazione Bcorp quindi non valuta solo la qualità del prodotto e servizio ma il generale impatto positivo dell’azienda, su lavoratori, clienti, comunità e ambiente.

Le Società Benefit invece sono una nuova forma giuridica di impresa nata nel 2010 negli Usa e oggi presente in numerosi Stati tra cui anche l’Italia. Sono oltre 500 le aziende che in Italia hanno scelto questo modello, inserendo nello Statuto la nuova finalità di beneficio comune che va a integrare quella di profitto. Mentre le società tradizionali hanno come unico scopo il trarre profitto per gli azionisti, le società benefit integrano nel proprio oggetto sociale anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società. È uno strumento legale che consente di proteggere la missione dell’azienda da eventuali cambi di proprietà, aumenti di capitale, passaggi generazionali e da qualsiasi altra consistente variazione interna. Le società benefit, perseguono quindi per statuto anche effetti positivi su persone, comunità, territori, ambienti, beni e attività culturali. La gestione richiede quindi un bilanciamento tra gli interessi dei soci e quelli della collettività. Per legge quindi le società benefits devono nominare una persona del management che sia responsabile dell’impatto dell’azienda rendendo trasparenti le attività attraverso delle relazioni annuali che descrivano sia le azioni svolte che gli impegni per il futuro.

E le PMI di stampo familiare?

Possiamo considerare tutto questo utopia? No, fortunatamente è già realtà per tante aziende virtuose e manager illuminati che perseguono un business etico ma cosa possiamo dire delle PMI, struttura portante della nostra economia? Che ancora una volta rischiano di perdere terreno in un mercato che è in continuo cambiamento e in un modo di fare business che è continua evoluzione e si allontana sempre di più dal semplice fare profitto. Come sempre credo che qualsiasi modello di business possa essere preso ad esempio e portato in qualsiasi realtà aziendale anche se riadattato. Con questo voglio dire che anche le PMI possono aspirare a perseguire obiettivi nobili e occuparsi del territorio e delle persone come le Bcorp e le Benefits favorendo un impatto positivo sulla società. Sono le persone che fanno la differenza e la volontà di innovare e creare qualcosa di unico al di là del prodotto/servizio che si porta sul mercato.

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