5 regole per scegliere gli # giusti

A cosa servono e perché aumentano la visibilità dei tuoi post

 

Mi imbatto spesso in post ben fatti ed interessanti ma con un elenco di hashtag messi a caso e mi viene da sorridere soprattutto se i creatori sono esperti di social marketing anche molto più conosciuti di me. Inevitabilmente mi chiedo come sia possibile che l’alfabeto dei social sia ancora così poco conosciuto, e parlo di alfabeto perché qui stiamo parlando proprio delle regole base e, se non conosci quelle, come fai a dare un contributo di valore ai tuoi clienti?

Partiamo da una premessa: gli hashtag possono essere usati su tutti i Social ma il loro valore e la loro rilevanza cambia da piattaforma a piattaforma.

Sono sicuramente uno strumento indispensabile su piattaforme quali Instagram e Twitter meno su Facebook e Linkedin dove stanno diventando ora strumenti di ricerca.

A cosa servono gli hashtag?

Gli hashtag servono a identificare e classificare un contenuto al fine di renderlo maggiormente ricercabile su Instagram. Sono delle etichette, delle parole chiave che hanno consentito di mettere ordine nelle conversazioni web.

Gli hashtag ti consentono di aumentare la tua popolarità on line e di essere visibile tra tutti coloro che cercano un determinato tag. I social ti consentono infatti di fare una ricerca per tag e di vedere quindi tutti i contenuti ad esso associati. Tutti gli utenti interessati a un determinato argomento potranno in questo modo avere una pluralità di contenuti a disposizione anche di persone che non conoscono e non seguono.

Il tutto torna molto utile con gli eventi che possono essere seguiti anche in streaming e che possono diventare virali o addirittura entrare nei trend topic grazie alla condivisione dei contenuti con l’hashtag ufficiale dell’evento. Ecco perché quando ci sono eventi importanti tipo l’elezione del Presidente della Repubblica o le Olimpiadi gli hashtag correlati spopolano e diventano fonte di ricerca e notizie in tempo reale.

Come scegliere gli hashtag giusti

Ma vediamo come devono essere gli hashtag:

  1. COERENTI col contenuto: gli algoritmi dei social sono in grado di interpretare la tua immagine fotografica, il testo descrittivo e gli hashtag e fare una verifica di correlazione per premiare o penalizzare la coerenza. Ecco che se hai una foto scattata al mare è vietato mettere #montagna o se partecipi al Festival del Cinema di Venezia non puoi mettere #festivaldelcinemadicannes; potresti incorrere in “oscuramenti” dei tuoi post senza che te ne accorgi!

  2. SPECIFICI: un contenuto coerente e specifico ha maggiori possibilità di essere visto rispetto a uno generico che si perde tra milioni di altri contenuti. Per esempio non usare #torta ma #tortadimele oppure al posto di #eventi #eventibologna ti consentirà di essere maggiormente visto sul territorio e di entrare nel feed di quell’hashtag.

  3. POPOLARI: scegline sempre due o tre particolarmente in voga e quindi più ricercati in modo che anche i tuoi contenuti possano essere maggiormente visti a patto che siano sempre coerenti col contenuto.

  4. BRANDIZZATI: definisci un hashtag “proprietario” del tuo brand, del tuo prodotto o del tuo evento. Ti aiuterà a coinvolgere maggiormente le persone che ti seguono che potranno a loro volta “etichettare” i contenuti che ti riguardano nel modo corretto. Possono anche contenere il tuo nome. Ne guadagnerai in visibilità e riconoscibilità. Il mio è #comunicami.

  5. INGLESE O ITALIANO? Dipende dal tuo pubblico. Diciamo che la lingua ufficiale di Instagram è l’inglese ma naturalmente anche quelli in italiano funzionano. Se hai un’attività locale difficilmente i tuoi clienti ti cercheranno attraverso hashtag internazionali. Io ne scelgo un pò in inglese e un pò in italiano, allo scopo sempre di aumentare la visibilità e non pormi limiti.

Hashtag: qualche informazione in più

Non inondare i tuoi post di decine di hashtag inutili, ne bastano una decina su Instagram e Twitter e 3/4 su Facebook e Linkedin.

Troppi hashtag disturbano la lettura e l’estetica del post. Per dove metterli, ci sono diverse scuole di pensiero: alcuni li inseriscono in mezzo al testo, altri li mettono subito dopo, chi dopo qualche riga lasciando degli spazi e chi ancora nel primo commento.

È solo una questione di estetica e non di funzionalità quindi la posizione degli hashtag è irrilevante ai fini della ricercabilità.

È vietato l’uso di simboli speciali, spazi e accenti per cui #caffe sarà scritto semplicemente così mentre è ammesso l’uso dei numeri e delle emoji.

Gli hashtag possono essere inseriti anche nelle Stories per cui sfruttate pure le vostre chiavi di ricerca perché le renderanno più visibili.

Fai quindi una ricerca di coerenza e non metteteli a caso, il vostro progetto deve avere la visibilità che merita. Avere l’idea creativa per la costruzione di un progetto originale e unico non è semplice, non lasciare che gli hashtag sbagliati vadano ad inficiare tutto il tuo lavoro con una perdita di reach organica.

Quale hashtag hai collegato al tuo brand? Scrivilo nei commenti.

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