La digitalizzazione delle PMI: investire in un e-commerce

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Il tuo business dall’offline all’online

 

Prendendo spunto da un talk tenuto per la Web Radio di Radio Regione sulla digitalizzazione delle PMI in cui sono stata coinvolta come esperta di Marketing, ho pensato di scrivere questo nuovo articolo rendendomi conto di quante lacune ancora ci sono rispetto a queste tematiche.

Quindi oggi parliamo di digitalizzazione ed e-commerce, tema caldo degli ultimi due anni in cui tanti sono stati costretti ad approcciare al business in modo completamente diverso.

Negli ultimi due anni le aziende si sono ritrovate a fare un salto tecnologico che le ha portate avanti di 10 anni, moltissimi i player che si sono affacciati sul mercato dell’online spesso però senza conoscerne le regole.

Tra chi ha improvvisato col fai da te e chi si è rivolto a professionisti scegliendo il preventivo più basso non sempre tutto è filato liscio e così ci siamo ritrovati e-commerce che sono esplosi ed altri che sono implosi. Ma vediamo insieme gli elementi necessari per riuscire ad avere successo in un mercato in cui i competitor non sono più circoscritti alla tua regione, ma al mondo intero.

 

L’analisi preliminare

 Spesso sottovalutata perché imprenditori e manager pensano di conoscere già tutto, l’analisi preliminare è fondamentale per riuscire a definire una strategia mirata. Una corretta analisi prende in considerazione l’andamento del mercato di riferimento, competitor già attivi sull’online e, ovviamente anche gli obiettivi dell’azienda. Cosa importantissima da non trascurare è mettere l’imprenditore di fronte al fatto che per avviare un business online bisogna mettere in campo diverse risorse sia in termini di persone che monetarie. Quanto l’azienda può far fronte a un aumento della domanda? Di quanto può aumentare la produzione con le risorse che ha? Chi avrà la responsabilità di evadere gli ordini che arrivano dall’e-commerce? Quale sarà il processo di acquisizione dati, preparazione merce e spedizione? Come creare un database o un CRM per fare successive attività di email marketing?

Queste sono solo alcune delle domande a cui bisogna far fronte perché deve risultare chiaro che aprire un’ e-commerce non è come alzare la serranda del negozio, posto che anche quest’attività negli anni ha cambiato totalmente le dinamiche, ma molti ancora non sembrano essersene accorti.

La creazione del sito e della piattaforma di vendita online è solo il primo passo e il più basso degli investimenti che l’azienda dovrà affrontare per fare in modo di avere visibilità sulla rete.

Se l’analisi preliminare costituisce le fondamenta di tutto il business, perché ancora così tanti imprenditori non sono disposti a pagare per averla?

 

La messa online dell’e-commerce

Create un sito e-commerce con una grande user experience, non risparmiate su qualità fotografica e contenuti e raccontate anche chi siete, raccontate una storia non solo dei vostri prodotti e dell’azienda ma anche vostra. Le persone amano le storie e si appassionano alle altre persone. Sento tantissimi piccoli imprenditori e artigiani che pretendono di fare un sito e-commerce con 5000 euro o addirittura in autonomia con qualche software, ecco sappiate che quello è il primo passo verso il fallimento.

L’investimento parte dalla scelta dei fornitori per la realizzazione del sito e la creazione dei contenuti. Una buona agenzia, che non si occupa solo di comunicazione, ma anche di strategia, ti aiuterà anche a costruire il processo e la squadra che dovrà poi occuparsi della successiva gestione dialogando con le tue persone, il tuo commercialista, il tuo avvocato e il tuo ufficio amministrativo. Questo perché spesso chi decide di aprire un e-commerce non ha un’idea da cui partire salvo accorgersi che poi non è tutto così semplice. Io l’ho fatto con un mio cliente anche piuttosto grande: mi sono preoccupata non solo del layout e della creazione dei contenuti del sito, ma anche dell’organizzazione delle loro persone e la formazione interna per lo sviluppo di tutto il processo. Anche questo vuol dire avere un consulente che diventa un partner strategico.

 

E-commerce: l’investimento

Una volta messo on line il nostro sito e-commerce bisogna far sapere al pubblico di internet della sua esistenza. Per questo vi dicevo anche prima che la creazione del sito è solo il primo passo, bisognerà poi investire almeno tre volte tanto per la strategia di marketing. Campagne ads, social, remarketing, aggiornamento contenuti, blog, email marketing sono tutte attività che bisognerà mettere in campo per lo sviluppo e la crescita dell’e-commerce. Il marketing si finanzia col marketing, ricordiamocela sempre questa regola base, è un investimento continuo che dovrà essere fatto tutto l’anno per far crescere in modo costante il nostro e-commerce e aumentare il fatturato.

 

La community per far crescere il tuo e-commerce

Fondamentale quando crei un business online è creare una community, curarla, gestirla e mantenere vivo il dialogo. Non è così scontato, spesso si trascura questo aspetto e non si considera la necessità che hanno le persone di accorciare le distanze e sentirsi riconosciuti non solo come clienti, ma come persone. Ricordiamoci che chiunque di noi compra prima di tutto le persone, i valori, l’etica e poi il prodotto. Mantenere viva la conversazione quindi è fondamentale. Usa i social per parlare dei tuoi prodotti, ma anche per coinvolgere i tuoi clienti in attività continue per mantenere alta l’attenzione e fare in modo che i tuoi contenuti abbiano una visibilità continua e in aumento potenziale. La community è la cosa più preziosa che dovrai creare per mantenere vivo il tuo business.

 

Ci sono ancora troppe cose che vengono date per scontate quando si parla di web ed e-commerce, troppi che pensano che sia un business che funziona in automatico senza considerare l’impegno iniziale che bisogna metterci sia in termini di risorse umane che economiche. 

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