Comunicazione turistica; cosa è cambiato

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Tra narrazione e richieste di recensioni false

 

In un anno in cui uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia da Coronavirus non vede all’orizzonte segnali di riapertura, mi vedo arrivare una richiesta piuttosto inusuale. Un proprietario di albergo nonché anche esperto di marketing, a suo dire, mi ha chiesto se gli lasciavo una recensione falsa su google per farlo salire nel ranking perché senza clienti aveva perso un pò di visibilità e, sapendo che io mi occupavo di comunicazione, la mia recensione sarebbe stata sicuramente più performante rispetto ad altre.

Dopo un anno dalla pandemia siamo a questo punto. Questo è davvero tutto ciò che hanno capito gli addetti al settore turistico su come va gestita la comunicazione, sulle azioni che devono fare per aumentare in modo sincero e onesto la loro visibilità, per conquistare i potenziali clienti e creare un rapporto di fiducia reciproca? Mi auguro di no, mi auguro che qualcuno del settore sia stato illuminato in quest’ultimo anno, perché quella non è sicuramente la strada giusta seppur forse dal risultato più immediato, almeno apparentemente.

Ma facciamo il punto. L’anno scorso in qualche modo le località turistiche hanno riaperto e, in alcuni casi, sono state prese d’assalto. Quest’anno non si hanno ancora notizie di nessun tipo. Con la stagione invernale totalmente persa e impianti sciistici che non hanno mai visto la riapertura, ancora non si hanno notizie di quando si potrà riaprire lo spostamento tra regioni mentre invece ad oggi è possibile prendere un aereo per andare in vacanza all’estero.

Lungi da me dal voler fare polemica su situazioni che non mi competono, vediamo invece in che modo Paesi, location e strutture hanno reagito a questa situazione.

Ricordiamoci che siamo di fronte a una pandemia mondiale che ha causato in Italia migliaia di morti e non al “Governo antipatico che non ci fa lavorare” per quanto sicuramente alcune cose potevano essere gestite meglio e viviamo in un Paese ricco di contraddizioni.

Dream now - Travel later

Molti Paesi con i loro enti turistici, evidentemente ad esclusione dell’Italia hanno attivato una comunicazione piuttosto efficace in quest’ultimo anno.

È noto come paradossalmente l’Italia non sfrutti un ente turistico nazionale per portare sul nostro territorio gli stranieri ma qui ogni Regione e ogni località fa da sé con i risultati che sono evidenti.

Quei Paesi in cui invece le persone si sentono unite nel loro territorio e parte di un’unica nazione hanno enti turistici nazionali che si sono adoperati con una comunicazione corretta evitando di fare “pubblicità” in quanto decisamente fuori luogo e attivandosi invece col caro e vecchio Content Marketing.

Fare Content Marketing nel settore turistico quest’anno cosa ha significato?

Innanzitutto richiamare a un senso di responsabilità comune: abbiamo tutti voglia di tornare a viaggiare, sorridere e scoprire nuove culture, ma bisogna portare pazienza in questo momento così difficile, per poterlo tornare a fare in sicurezza appena le condizioni lo consentiranno.

#visitmaldiveslater, #stayhome, #discoverygermanyfromhome sono solo alcuni degli hashtag che abbiamo visto comparire in questo anno. Lo scopo? Tenere compagnia, intrattenere, alleggerire il peso dell’angoscia, non perdere la speranza, far sognare le proprie future destinazioni con un messaggio chiaro: stai a casa ora, noi ti facciamo vedere cosa potrai fare domani.

Si può parlare in questo caso di vera e propria strategia di Brand Protection.

Comunicazione turistica: la chiave del successo

Tornando invece alle singole strutture, cosa possono fare per mantenere alta la visibilità e attrarre i potenziali clienti dando loro la possibilità di sognare? Tutto! Tranne che chiedere recensioni false a persone che neanche conoscono su Facebook.

Io perseguo da sempre l’etica nel business e nella comunicazione, lo facevo quando ho iniziato questo mestiere e lo faccio oggi con ancora maggior risolutezza forte dell’esperienza e del voler prendere le distanze da certi personaggi.

I professionisti del settore turistico hanno avuto un anno di tempo per imparare ciò che non sono mai riusciti a fare, per acquisire nuove competenze e skills da sempre trascurate per mancanza di tempo, come se “la comunicazione” non facesse parte anche del loro lavoro. Se ancora una volta non sono stati in grado di cogliere questa opportunità, beh mi dispiace per loro.

Per tutti gli altri che hanno cercato di migliorarsi ecco i miei consigli:

  • per prima cosa, non lamentarti. Non usare i social come un luogo di sfogo per la situazione che stiamo vivendo e il crollo del fatturato. Le persone hanno bisogno di uno sguardo e una parola postivi seppur realistici. Fai sapere loro che troveranno serenità e gioia ad accoglierle.

  • il visual costituisce le fondamenta della tua comunicazione. Immagini fotografiche e video devono essere belli! Dal settore turistico non ci si può aspettare qualcosa di mediocre, neanche da chi ha un albergo vicino all’aeroporto dove passano solo business man/woman per una notte. Non servono grandi attrezzature, gli smartphone di oggi sono in grado di fare foto e video meravigliosi e basta seguire qualche personaggio giusto su tiktok per scoprire segreti e trucchi di risultati sorprendenti.

  • racconta i luoghi e le persone. Ogni struttura si trova all’interno di un territorio dove ci possono essere attività da fare o luoghi da visitare. Falli vedere da prospettive diverse, racconta aneddoti e curiosità, diventa un pò la guida turistica per i tuoi clienti oppure collabora con chi lo fa di lavoro affinché possa virtualmente accompagnare i tuoi clienti a visitare i tuoi luoghi. Cerca quindi la collaborazione con guide turistiche o blogger di viaggi.

  • la parola d’ordine è intrattenere; usa social come Facebook o Instagram per organizzare delle Live. Ci può essere lo Chef che prepara una ricetta del territorio raccontandone tutti i segreti o una violinista che fa rivivere i luoghi della tua struttura abitati solo dal potere della musica. Osa, tira fuori la creatività, fai qualcosa che non hai mai fatto ma che sia sempre in linea e coerente con la tua immagine, il tuo tono di voce e il target di pubblico a cui ti stai rivolgendo.

  • racconta te stesso. Sei tu il padrone di casa. Il luogo potrà anche essere bellissimo ma sarai tu e le persone che lavorano con te a renderlo speciale. Usa degli scatti rubati per raccontare l’attesa del ritorno dei vostri ospiti piuttosto che momenti di formazione col personale, idee e novità per la riapertura, il modo in cui avete deciso di far sentire la vostra vicinanza… tutto ciò che serve per rendere il ritorno dei turisti un’attesa da assaporare insieme.

  • chiedi supporto alla community: chiedi ai tuoi clienti le foto scattate durante le loro vacanze per poterle ri-condividere. I loro momenti speciali saranno le migliori referenze che potrai mai avere.

Insomma, tutto ciò che devi fare è probabilmente quello che non hai mai fatto in questi anni ma è l’unico modo per far sognare le persone, consentire loro di programmare e organizzare la loro vacanza con la speranza di poterla confermare.

Vuoi alcuni esempi di profili social da seguire?

Eccone alcuni:

Valdirose

Dimora delle Balze

Maison Borella

Uxua Casa Hotel&Spa

In conclusione nulla di troppo difficile e complicato, come per qualunque cosa ci vogliono impegno, costanza e un pizzico di creatività.

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