Il gadget ideale non esiste, non puoi accontentare tutti.

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Scegli qualcosa in linea col tuo brand

 

Ho iniziato ad occuparmi di comunicazione aziendale nel 2005 collaborando con un’azienda che faceva “gadgets” in materiali riciclati ed ecosostenibili quando ancora non se ne parlava nemmeno e le aziende spendevano decine di migliaia di euro per fare migliaia di gadgets di basso profilo da distribuire come caramelle a fiere ed altri eventi aziendali.

Qualche tempo dopo mi sono buttata su questo tipo di mercato per vendere “gadgets da battaglia” dove la guerra sul prezzo a suon di centesimi era l’unico elemento differenziante perché tutti attingevano dallo stesso catalogo grosso come un elenco telefonico! Viaggiavo in lungo e in largo con una macchina piena di campionario: dalle t-shirt alle giacche, dalle penne ai cappellini; poi c’erano torce, quaderni, e mille altre cose che secondo loro potevano avere qualche attrattiva verso i clienti.

E in effetti ce l’avevano perché, allora, tutte le aziende spendevano soldi, molti, in questo tipo di oggettistica che io non riuscivo assolutamente a vendere. Che cosa mai poteva avere da comunicare di differenziante un post-it o una torcia ricaricabile a dinamo? Niente! Che a regalarla fosse la multinazionale o il macellaio sotto casa il risultato era identico.

Ho abbandonato questo business molto in fretta perché non era nelle mie corde ed ero interessata ad approfondire la questione “marketing e comunicazione”. Non volevo essere una venditrice, volevo essere innanzitutto una consulente; e da lì è iniziato il mio percorso di crescita e consolidamento professionale.

La crisi del 2008 ha costretto le aziende a ripensare al fenomeno del gadgets impulsivo

Poi è arrivata la crisi del 2008 che ha fatto molta pulizia in questo senso obbligando le aziende a tagliare drasticamente i budget per le cose inutili e a ripensare al gadget in ottica di utilità, diminuendo la quantità a favore della qualità.

Trovandosi costrette a ridurre i numeri e a non distribuire più migliaia di gadget in fiera, le aziende hanno iniziato a pensare a qualcosa di più ricercato, utile e studiato.

Ci sono ancora aziende che decidono all’ultimo minuto ma in generale oggi si tende a pensare a qualcosa che sia maggiormente in linea con il proprio brand, la propria mission e i valori che si vogliono comunicare.

Non si può accontentare tutti ma si può soddisfare la propria immagine aziendale

Ecco che quindi nella scelta del giusto gadget, è impensabile l’idea di soddisfare tutti coloro che riceveranno il nostro omaggio. Ci sarà sempre qualcuno che andrà in fiera per fare scorta di penne e altri piccoli oggetti ma il tuo obiettivo non è soddisfare questo genere di avventori.

Il tuo obiettivo è soddisfare innanzitutto una comunicazione in linea con i valori e la mission della tua marca tenendo sempre ben presente le tipologie di persone che riceveranno il tuo gift.

È la marca che non dev’essere mai tradita e bisogna entrare nell’ottica in cui anche attraverso un oggetto personalizzato e ben studiato è possibile fare cultura aziendale e comunicare i valori dell’azienda.

Dopo che le aziende hanno passato anni a lanciare gadgets dai palchi di manifestazioni come il Motorshow, è giunto il momento in cui il cliente, il consumatore e il nostro referente venga rieducato verso una comunicazione più consapevole.

Poi ci sarà sempre qualcuno che preferirà il “cappellino” ma se “il cappellino” ha senso nella tua comunicazione ed è in linea col tuo mercato di riferimento allora cerca di realizzarne uno che abbia sempre degli elementi anche di stile altrimenti opta per qualcosa che sia più in linea col tuo brand e il tuo mercato.

Puoi realizzare un gadget che non sia direttamente legato al tuo business ma che soddisfa un hobby, uno sport o una passione correlati col tuo prodotto se, da una ricerca, hai scoperto che i tuoi clienti hanno esattamente quel determinato hobby.

Il gadget ideale esiste

Fondamentale è non fare scelte dell’ultimo minuto ma essere sempre consapevoli che l’omaggio aziendale è ciò che le persone si portano a casa e prolunga nella mente il ricordo e l’emozione del tuo evento, per questo motivo va messo a budget e studiato per tempo.

Il gadget ideale è quindi quello che soddisfa le esigenze di comunicazione del tuo brand e non la “raccolta punti” dei tuoi clienti.

Ecco il mio gadget ideale, quello che rispecchia i miei valori e lascia un segno, l’ho realizzato per una Community di professionisti, leggi subito il mio articolo!

Qual è il migliore e il peggiore gadget che hai mai ricevuto da un’azienda?

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