Manager e Partner le persone più influenti nella nostra quotidianità.

Le persone che influenzano di più la nostra vita

Di qualunque cosa si tratti, il modo in cui racconti la tua storia online può fare la differenza.

 

Le persone che influenzano di più la nostra vita di persone adulte sono i partner e i responsabili diretti in azienda.

I manager hanno un impatto sulla salute mentale dei dipendenti nel bene e nel male. La loro influenza è talmente alta che possono alzare l’autostima e migliorare la capacità del singolo di creare valore in azienda così come allo stesso tempo possono creare una pressione tale da demotivare e rendere le persone insicure rispetto alle loro competenze e capacità.

La questione qui non è di secondaria importanza se consideriamo la quantità di ore che passiamo ogni giorno al lavoro e quelle in cui lavoriamo fianco a fianco dei nostri responsabili diretti. Considerando quindi che la maggior parte delle persone vive di punti di riferimento esterni piuttosto che interni, ecco che allora il giudizio e la stima degli altri può finire col condizionare sensibilmente la nostra capacità di produrre risultati.

I nostri manager quindi al pari dei nostri partner possono influenzare le nostre vite in modo importante.

Le figure che rappresentano la leadership in azienda sono tra le persone che possono influenzare la qualità della nostra esperienza sul lavoro e della nostra vita privata perché costituiscono dei punti di riferimento, degli esempi, delle guide e, a volte, dei mentori.

COME CAMBIA IL RUOLO DEL MANAGER IN AZIENDA

I manager che si preoccupano del benessere dei propri dipendenti e che forniscono un ambiente di lavoro sano e positivo, possono contribuire a creare un’atmosfera pro-attiva e collaborativa alzando il morale delle persone che lavorano all’interno dell’organizzazione.

Il manager oggi non è quindi una persona chiamata a gestire un gruppo di dipendenti, ma un leader che deve supportare la crescita e il successo dei propri collaboratori all’interno del team di lavoro.

La differenza tra un gruppo di dipendenti e un team di collaboratori sta proprio nel significato delle parole che possiamo usare.

Vediamo la differenza sostanziale che passa tra alcune di quelle che in questo contesto vengono maggiormente usate non sempre in modo appropriato all’interno delle aziende.

Gruppo: persone che lavorano nello stesso luogo perseguendo obiettivi individuali. Ognuno lavora principalmente per sé.
VS
Team: persone che lavorano insieme perseguendo un unico obiettivo comune. Hanno la stessa visione, condividono la stessa filosofia e un universo di valori.

Dipendenti: persone che dipendono dai loro superiori, non si assumono responsabilità, non prendono decisioni, ma sono dei bravi esecutori.
VS
Collaboratori: persone che collaborano attivamente all’interno dell’azienda assumendosi responsabilità e portando idee per innovare e migliorare l’attività lavorativa.

In questo contesto il ruolo del manager si trasforma fino a diventare più un coach e un mentore, molto più di un leader, colui a cui fanno riferimento le persone, qualcuno a cui i collaboratori aziendali vogliono assomigliare.

Ecco perché il loro comportamento e la loro capacità decisionale all’interno dell’azienda può influire pesantemente sull’umore generale e le capacità delle persone che lavorano all’interno dell’azienda. Un forte impatto sulla felicità e sulla soddisfazione complessiva è quindi inevitabile.

I MANAGER INFLUENZANO LA CULTURA AZIENDALE

Ogni cambiamento interno all’azienda parte sempre dall’alto, i grandi cambiamenti non possono mai partire dai livelli più bassi soprattutto se si parla di grandi aziende, ma di fatto anche nelle pmi di cui il nostro territorio è pieno. È importante che gli imprenditori e i manager si mettano in discussione sempre, fungano da guida con la consapevolezza che non si smette mai di imparare e che la crescita e il miglioramento vanno di pari passo alla crescita e all’efficientamento dell’azienda.

Qualche tempo fa sono stata a colloquio con una responsabile HR per parlare del modo in cui si sarebbe potuto apportare un cambiamento all’interno dell’azienda e di come per ottenere diversi risultati e il miglioramento organizzativo si sarebbe dovuto lavorare sulle idee delle persone a partire dai manager, che sono in questi casi i primi a doversi mettere in discussione. I manager devono sempre essere da esempio. Se non sono loro i primi a voler cambiare, difficilmente potranno chiedere ai loro collaboratori di mettersi in gioco per il raggiungimento di nuovi e più importanti traguardi aziendali. Purtroppo a volte ci si scontra con la chiusura totale, come è successo a me in questo caso durante l’appuntamento

 

 

Queste alcune dichiarazioni, tassativamente anonime, riportate da un sondaggio fatto da @willmedia agli iscritti alla sua Newsletter. 

“Il mio capo è una persona che ha saputo spingermi a pieno nell’applicazione al lavoro e nel dare prima di ricevere, perché lui è sempre stato il primo a dare e a spronare. Il mio successo nel lavoro è almeno 50% merito suo.”

“Il mio capo mi mette addosso una pressione che non riesco a togliermi di dosso, neanche quando sono a casa con la mia famiglia. Sta venendo meno la fiducia incondizionata che avevo riposto in lui.”

“Il mio capo mi ha cambiato la vita. Sono arrivata a fare un lavoro che non avevo minimamente  programmato e lui è riuscito a trasmettermi una passione fortissima per un mondo nuovo.”

“Mi sta portando all’esaurimento. Mi controlla continuamente e mi ritrovo a pensare al lavoro anche mentre sono con le mie figlie. Dato che non voglio continuare a stare male sto cercando un nuovo lavoro.”

 

 

Io ho sempre sentito un forte senso di responsabilità nei confronti dei miei collaboratori, forse derivante dal fatto di essermi trovata per anni dall’altra parte e di aver spesso trovato pessimi manager a gestire il mio lavoro per i quali non ho mai provato stima. Difficile lavorare serenamente e con entusiasmo in questi casi. Ho sempre sviluppato idee molto innovative a riguardo,  il percorso fatto, gli studi e le esperienze mi hanno dato ragione.

Questo è il motivo per cui quando lavoriamo sull’espansione aziendale, oltre ai numeri, che ovviamente devono essere monitorati, lavoriamo sulle persone, sulla loro crescita e sul loro miglioramento.

Facciamo crescere i fatturati, migliorando le persone. Semplice, efficace, magico!